Curioso come una cornacchia
Storia di un leader venuto dalla strada
di Carlo Rozzi
Veramente si direbbe “curioso come una scimmia”, ma ho deciso di cambiare un po' la frase da quando a casa mia è arrivata una gracula grigia e nera, portata dal vento o meglio sloggiata dal nido da un nubifragio. Quando mia moglie l'ha trovata sotto un albero, pulcino incapace di reggersi sulle zampe, si difendeva con feroci colpi di becco da un nugolo di gatti, e così si è salvata la vita. Adesso vive con noi e si chiama Johnny.
In dieci giorni di amorevoli cure e di prelibati bocconi a base di lombrichi trovati nei boschi, ha iniziato a camminare, dopo altri dieci a volare, dopo un mese è divenuto il leader dei gatti che comanda con improvvise quanto immotivate beccate sulla coda, per vendicarsi forse del trauma giovanile. Pretende di essere il primo a mangiare mentre tutti gli altri aspettano, poi quando è sazio rimane a sovrintendere. Rispetta solo due maschi, combattenti irriducibili, che del resto lo trattano da pari a pari. Dorme sugli alberi, ma al mattino è il primo a strappare il suo pezzo di brioche calda, affacciandosi dalla finestra della cucina. In due mesi è divenuto lo spasso ed il cruccio del circondario, avendo elaborato una sua tecnica di attacco a tradimento. E' felice solo quando riesce a dare uno scappellotto in testa con un colpo d'ala rapidissimo, piombando alle spalle con una planata lunga e silenziosa. Il mio burbero vicino, che si alza tutte le mattine alle sei e con Johnny fa la prima colazione, quando è mancata per tre giorni recitava il de profundis ed era in lutto sincero.
Poiché ha una vista monoculare, quando è incuriosito fissa in maniera chiara e leale il suo interlocutore, girando tutta la testa. Controlla tutto, assaggia tutto, a lasciarlo fare porta via il cibo di bocca e dalla testa i capelli, fra i quali si trova benissimo come in un nido.
In pratica ha un carattere da simpatico figlio (o figlia chissà) di puttana.
Se fosse umano sarebbe il perfetto prototipo di leader.
Di umili origini, elevatosi con le sue sole forze dalla strada alle più alte vette di una società industriale complessa e competitiva, sa imporre le proprie idee con la forza della autorevolezza e della sua convinzione, sa incanalare risorse umane verso obiettivi strategici per la collettività, lega a se subalterni ed avversari col fascino della personalità, con la sua umana simpatia.
E' irremovibile nel perseguire le proprie idee, non si lascia arrestare da pastoie burocratiche, semplifica e risolve i problemi. E' mite con gli umili ed inflessibile con i superbi.
Chi non riconoscerà nella mia cornacchia i tratti di qualche personaggio di sua conoscenza?